Ep.01 Il brandy di città
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Ep.01 Il brandy di città

Il Viaggio del Brandy di Città
Narratore (N): In una città remota, nascosta tra le pieghe di montagne innevate e foreste fitte, sorgeva una locanda avvolta da un alone di mistero. Dentro, il calore del fuoco scoppiettante contrastava con l'atmosfera fredda. Il soffitto era appeso di lanterne tremolanti, che proiettavano ombre danzanti sulle pareti scure. I tavoli di legno massiccio erano disseminati in un disordine apparentemente casuale.
Nascosto in un angolo buio, si trovava una figura stravagante. Era un giovane dai capelli corvini e dagli occhi scintillanti di curiosità, vestito decisamente da cani.
Il suo sguardo vagava in continuazione, assetato di avventure e di segreti da scoprire.
Al bancone, sedeva un vecchio con la barba ispida e i capelli grigi spettinati dal vento marino. La sua giacca logora era imbrattata di macchie di inchiostro e di sugo, e il suo sguardo era profondo come l'oceano, pieno di saggezza e di mistero. Il ragazzo guardava il vecchio marinaio, mentre quest'ultimo osservava il giovane con un sorriso enigmatico, come se intravvedesse nel suo animo un'energia simile a quella che aveva animato le sue avventure giovanili.
Ragazzo Cane (RC): (chiamandolo da lontano) Ehi, vecchio lupo di mare! Vecchio? Ma sei sordo vecchio? Si, dico a te. Sei tu il famigerato custode del leggendario Brandy di Città?
Commodoro Wilkinson (CW): Ahoy là! Chi mi hai dato dell’anziano? Sei tu che hai osato chiamarmi vecchio? Vuoi avere una vita breve ragazzo? Io sono il Commodoro Wilkinson. E si, io sono l’ultimo custode della bevanda più incredibile che il mondo abbia mai assaggiato. Ma dimmi, giovane suicida, tu chi saresti? A guardarti bene sembri proprio uno che sa apprezzare una dose di legnate.
RC: Io sono un ragazzo avventuroso e sono qui per reclamare quel brandy!
CW: Cane di un ragazzo? Quindi sei un giovane avventuriero? (Scoppiando in una risata tonante) Ah! E cosa avresti fatto tu, cucciolo incauto, per meritare anche solo un sorso di brandy? Di quella leggenda liquida?
RC: Beh, se proprio vuoi saperlo vecchio, ho attraversato deserti di birra stantia e scalato montagne di bottiglie vuote per arrivare qui!
CW: (Scuotendo la testa) Birra stantia e bottiglie vuote dici? Cacate ragazzo, cacate. Ma che tempi avventurosi viviamo! Ma dimmi cane di un ragazzo, come hai scoperto l'esistenza del Brandy di Città?
RC: Oh, ho sentito voci... voci di marinai ubriachi che cantavano canzoni di sirene e bottiglie misteriose. Le voci mi hanno guidato fino a questa locanda sperduta. Pare che tutta la mia vita, tutta la strada che ho percorso, tutte le sbronze che ho preso, mi abbiano portato qui, adesso, in questo preciso momento, per conoscere te, vecchio.
CW: Giovane canide sognatore! Le tue parole mi onorano. Non pensavo di essere così leggendario. Ma per avere un sorso del Brandy di Città, devi dimostrare il tuo coraggio.
RC: Coraggio? Vuoi scherzare vecchio? L’anno scorso ero in volo di ritorno dalla Spagna e per pura avventura ho tentato di aprire il portellone dell’aereo mentre sorvolavamo la Francia. Così tanto per assaporare l’aria francese.
CW: Coglioncello… Immagino che ti avranno fermato in tempo?
RC: Ma scherzi? Mi sono azzuffato con uno stewart di nome Rocco e alla fine ho vinto io.
CW: Quindi ci sei riuscito?
RC: No. Mi ha riempito di botte. E io furbo, per vendicarmi ho scardinato la porta del bagno in coda all’aereo e l’ho lanciata sulle ultime file di passeggeri. Che risate… È si… Mi sono preso la mia bella soddisfazione.
CW: Per tutti i pescecani sotto grappa. Proprio una bella soddisfazione. Immagino che i passeggeri ti abbiano ringraziato per lo show.
RC: Insomma… Lasciamo stare. Mi hanno linciato e ammanettato al WC chimico e sono arrivato in Italia così. Che avventura…
CW: (risata) Avventura dici? Per tutte le aringhe sott’olio sei veramente un cane, ragazzo. Che stronzata è questa? Non vorrai paragonare un viaggio ammanettato al WC chimico alle mie coraggiose avventure? Io alla tua età per avventura bevevo la trielina, io alla tua età per avventura sniffavo la polvere dai copertoni dei camion… io alla tua età…
RC: E mo’ basta. Sempre la stessa cosa… Io alla tua età… Tutti uguali voi vecchi. Avventure? (risata) Su avanti mi dimostri come ci si diverte. Mi porti con lei in cerca del misterioso Brandy. Commodoro Wilkinson.
N: Ricordatevi bene questo momento della nostra avventura, l’incontro tra il ragazzo e il vecchio Commodoro Wilkinson in quella locanda. Quella serata segnerà per entrambi l’inizio di tante mirabolanti avventure. Per darvi l’idea e un assaggio gustoso ascoltiamo come prosegue la ricerca del Brandi di città.
CW: Bene, cane di un ragazzo, allora segui il vecchio Commodoro Wilkinsone stai bene attento! Abbiamo la mia nave da recuperare. Un Kraken da sconfiggere e bollire con le patate, e un tesoro da trovare! Sei pronto?
RC: Una nave? Un Kraken? Un tesoro? Ma... e il Brandy di Città?
CW: Tutto in buon tempo, giovane amico! Prima, dobbiamo affrontare le sfide che il mare ci presenta! E mi raccomando se il Kraken non è tenero, lo buttiamo. Non voglio sprecare delle patate. Sono stato chiaro ragazzo? O è tenero o non se ne fa niente.
N: I due avventurieri, tra lotte contro mostruosi polpi giganti, balli con sirene ubriache, sniffate di copertoni e naufragi improbabili su varie isole misteriose, finalmente esausti approdarono su un’isoletta sperduta, uno sputo per la precisione, una pisciata di cane. Un’isoletta inutile e senza nome in qualche mare non ancora segnato sulle mappe.
RC: (Tossendo mentre si rialza su una spiaggia deserta) Abbiamo... abbiamo attraversato mezzo mondo e fatto tutto questo per il Brandy di Città? Vecchio, tu sei pazzo.
CW: (Ridendo) Ah, cane, pesce, ragazzo… giovane sognatore, cazz… devo darti un nome! Il Brandy di Città è solo una parte della vera avventura! Il Kraken era veramente schifoso, abbiamo fatto bene a non sprecare le patate. Per tutti i pesci prugna… Guarda qui! Siamo nel posto giusto. Lo abbiamo trovato. È il posto giusto. Ne ero sicuro.
N: Il Commodoro Wilkinson traguardando la montagna a forma di stronzo con il cannocchiale e contando 138 passi dall’albero delle zoccole in direzione del mare, arrivò finalmente ad una montagnola di sabbia con sopra una scultura a forma di pene. Vicino alla scultura, in una vasca da bagno con i piedi palmati c’era una sirena che con un urlo li fermò prima che potessero iniziare a scavare.
Sirena: Non fate un altro passo! Luridi bucanieri senza palle. Non vi azzardate ad avvicinarvi. Non starete pensando di trafugare il prezioso distillato sepolto qui sotto vero? Inutili balordi.
RC: Che ci fa qui una sirena in ammollo?
CW: Ssss. Lascia fare a me ragazzo. O mezza donna e mezzo splendido pesce. Sono io il commodoro Wilkinson. Non mi riconosci? Abbiamo fornicato insieme numerose volte negli anni passati. Non ti ricordi? Mi chiamavi “Il mio turgido calamaro”. Hai dimenticato i momenti passati insieme? Mi stai spezzando il cuore, sirena in ammollo.
S: Non mi ricordo di te, sudicio topo di mare. Tu sostieni che un tempo eravamo amanti? Io e te? E questo che dici? (risata disgustosa) Mi sembra impossibile.
RC: (sottovoce) Ma veramente ti sei ingroppato la sirena?
CW: Sssss. Dettagli. Eravamo più che amanti. Come fai a non ricordare. Sono stato io a chiederti di rimanere a guardia del forziere nascosto qui sotto. Non ti ricordi? Ho scolpito quel pene gigante per te. Per tenere vivo il mio ricordo.
S: Pene gigante? Ti riferisci a questa schifosa scultura. E quello sarebbe un pene? (risata) Mi sono sempre chiesta cosa facessi qui da sola in questa vasca da bagno smaltata con le zampe palmate. In ogni caso, se veramente vuoi recuperare il tesoro sepolto qui sotto, lurido fornicatore, dovrai pronunciare la divinazione.
RC: Quale divinazione? Inizio ad avere paura commodoro.
S: Su avanti. Sudicio montanaro. Brodaglia puzzolente. Scarto di pesce… Sentiamo cosa hai da dire. E bada bene, dovrai enunciare ad alta voce affinché gli Dei del mare ti odano.
RC: Quali Dei dal mare.
CW: Ssss. Ebbene mia donna mezza pesce, vuoi la divinazione. E sia. (pensandoci un po’) Ecco la profezia che ti convincerà. “Nel giorno dell'eclissi del pecorino, un pene gigante sorgerà dal mare, cavalcando un unicorno alato, e annuncerà la fine dei pantaloni a vita bassa.”
N: La sirena sorrise teneramente e guardando negli occhi il Commodoro disse:
S: Ci hai provato brutto stronzo? (con rabbia) Adesso esco dalla vasca e ti prendo a schiaffi con la mia coda fino al tramonto poi ti annego in mezzo agli scogli dove non troveranno altro che i tuoi luridi sanguinolenti resti…
N: Il ragazzo senza farsi vedere raccolse da terra una noce di cocco e con energia colpì alla testa la sirena che cadde a terra tramortita. Il Commodoro si riprese dall’aggressione e dopo un po’, piano piano trascinò la sirena tramortita fino al mare e la buttò in acqua.
CW: E adesso togliti dalle palle, sirenetta in ammollo. Bravo cane di un ragazzo hai fatto la cosa più saggia… con una noce di cocco, geniale. Sai figliolo credo che ti chiamerò Ragazzo… Cane. Si. Dunque dove eravamo rimasti?
RC: Ragazzo Cane? (ci pensa su) Mi piace. È avventuroso come ho sempre sognato. Grazie Commodoro. Dove eravamo dici? Al brandy naturalmente.
N: Scavando nella montagnola di sabbia piano piano fecero uscire un vecchio forziere arrugginito e, aprendolo con fatica estrassero due bottiglie antiche, ornate con gemme luccicanti e con un tappo a forma di pesce spada.
RC: (Occhi spalancati) È.… è questo il Brandy di Città?
CW: Esattamente! Lo abbiamo trovato. Non resta che assaggiarlo. Ecco a te Ragazzo Cane. La bevanda più incredibile che ci sia.
RC: Non riesco a credere alle mie pupille. È tutta la vita che lo sognavo. Che bevanda incredibile. Ma veramente la sirena era la tua amante?
CW: Macchè, mai vista prima.
RC: E tutti quei discorsi? “Il turgido calamaro” allora?
CW: Improvvisazione, ragazzo. Fantasia da etilista e due palle grosse così. Vedi giovine, il mare ti insegna proprio questo. Devi sempre trovare il modo di salvare la pellaccia.
RC: Sentimi Commodoro, stavo pensando... Che ne dici se io venissi a vivere con te?
CW: Non saprei, sono sempre stato da solo. Dovrei fare il padre… Lasciami riflettere un poco. Ma prima il brandy.
RC: Giusto, giusto. Prima il brandy. (bevono gustandolo) Che bevanda incredibile…
CW: Strepitoso. Vedi, non è solo una bevanda, Ragazzo Cane, è un simbolo di coraggio, di amicizia e di avventure da condividere. (risate)
N: I due amici alzarono le bottiglie, ridendo e brindando alla loro straordinaria avventura.
RC: Beh, Commodoro Wilkinson, devo dire che questa è stata l'avventura più assurda e fantastica della mia vita!
CW: E la tua vita sarà ricca di avventure, Ragazzo Cane! Ora, scoliamoci questo Brandy di Città e salutiamo alle prossime imprese. In alto le bottiglie!
N: E così, tra risate e racconti di mare, il Ragazzo Cane e il Commodoro Wilkinson bevono il loro Brandy di Città, mentre il sole tramonta sull'orizzonte, segnando l'inizio di nuove mirabolanti avventure.