Il doppio Capodanno (New Year's Special)
Il doppio Capodanno
Narratore (N): Siamo nel porto di Kassiopi, a nord dell’isola greca di Corfù. È il 31 dicembre e sono le ore 23:15 con il fuso orario della Grecia. Il Commodoro Wilkinson e il Ragazzo Cane si aggirano al porto tra le bancarelle natalizie, il mare è calmo e le luci di Saranda, in Albania, ben visibili sull’altra sponda dell’acqua, sembrano stelle appoggiate a terra.
Era un’idea pazza, ma lo sapevamo tutti: chi, se non i nostri due amici etilisti, poteva accettare una sfida del genere? Due capodanni in una notte, due brindisi, due viaggi nel tempo. E tutto grazie alla folle intuizione del Ragazzo Cane, che dopo il terzo bicchiere di Rakomelo Castro, aveva esclamato:
Ragazzo cane (RC): Ragazzi, vi rendete conto? Possiamo brindare qui in Grecia e poi fiondarci in Albania, per brindare di nuovo! È come avere due vite! Commodoro hai più di settant'anni, sei sicuro che il tuo fegato reggerà due brindisi consecutivi?
Commodoro Wilkinson (CW): Per tutti i granchi… Ragazzo miscredente, il mio fegato è come l’Acropoli: vecchio, ma indistruttibile!
N: Proprio in quel momento dalla banchina del porto si avvicina una figura eccentrica: capelli blu elettrico, un cappotto tempestato di paillettes argentate e occhiali da sole a forma di pene, nonostante sia notte. È la capitana del traghetto, Moane.
Moane: Chi di voi due è pronto a sfidare il tempo e il mare per la doppia magia del capodanno? Io sono Moane, capitana del “Tempore”! La mia barca ormeggiata laggiù.
RC: Il… Tempore?
E: Certo! È il mio traghetto speciale per folli come voi. Traghettiamo brindisi, sogni e, occasionalmente, ubriachi che cantano Zorba il Greco… E anche turisti in estate.
N: Il vecchio traghetto ha un fascino rustico, quasi nostalgico, che racconta storie di mare e di viaggiatori attraverso i suoi segni di usura. E’ una barca robusta, costruita per affrontare sia acque calme che onde capricciose dell’Egeo.. Sono le 23:30. Moane è al timone, il Commodoro e il Ragazzo Cane si sono accomodati sul ponte con due bicchieri in mano.
M: Preparatevi miei prodi etilisti! Direzione Corfù dove festeggeremo il primo capodanno. Li si che la festa è davvero una festa. Non avete idea. E dopo il brindisi di mezzanotte… bam! In trenta minuti saremo all’altra festa. È come avere due compleanni nello stesso giorno, ma più alcolici. Attenzione amici, a Corfù avrete non più di 20 minuti per festeggiare dopo di che dovremmo portare indietro l’orologio e ripartire a razzo direzione Saranda in Albania.
RC: Ehm, Capitano, non è per criticare, ma non stiamo andando un po’ veloci?
E: Ah! Sei troppo giovane per capire. La velocità è l’essenza della vita! Cacasotto di un passerotto E poi se volete il doppio capodanno…
CW: (risata) Come ti ha chiamato? Passerotto (risata) Brindo a Moane, il capitano più eccentrico e simpatico di tutta la Grecia! E a noi, che sfidiamo il tempo con un bicchiere in mano!
N: In poco meno di venti minuti i due amici sbarcarono a Corfù, c’era una grande aria di festa, musica a volumi assurdi, canti e balli ovunque, tantissime donne che ballavano con costumi di ogni tipo e ragazze seminude che offrivano da bere a tutti in cambio di un bacio. Il Ragazzo Cane già un pochino carburato si fiondò su una di loro e protendendo le labbra verso la ragazza girata di schiena urlò…
RC: Sono il tuo angelo, bellezza, ti regalerò un bacio in cambio di un bicchiere di Ouzo!
CW: Ma guardatelo il Ragazzo Leone, ci sta provando con la fanciulla. Sbrigati Don Giovanni che la nave riparte…
N: La ragazza seminuda si gira d’un tratto verso il Ragazzo Cane intento a scoccarle un bacio e… sorpresa… ha la barba e una bottiglia grandissima a forma di pene. Con voce tonante risponde:
Helmut: Dimmi caro, vuoi baciarmi o vuoi solo da bere? Io sono Helmut.
CW: (ridendo) Ti è andata male Ragazzo, questa volta ti è andata male…
Helmut: Allora straniero, vuoi da bere?
RC: (sorpreso) Scusami non avevo visto che eri… cazzo che figura di merda.
M: Helmut lo conosco, il tedesco… di Germania, ha due palle grosse così. Se lo fai incazzare ti annoda le gambe dietro alle orecchie. (risata)
N: Centinaia di persone stavano guardando la scena del Ragazzo Cane che voleva baciare Helmut il capo dei vigli del fuoco di Corfù. Ci fu un boato di risate e prese per il culo. Moane e il Commodoro erano piegati dalle risate.
RC: (molto imbarazzato) Commodoro ti prego portami via di corsa. Vorrei sprofondare…
CW: (ridendo) Che scena magnifica, stavi per baciare Helmut. A vederlo con quel fisico secondo me ha una bella clava sotto a quella gonnellina (ride)
M: Ragazzi è ora di brindare, mancano due minuti allo scoccare della mezzanotte. In alto i calici e auguri a tutti.
N: Qualche secondo più tardi, nella città scoppia un finimondo di fuochi d’artificio e una gran musica di festa. I tre iniziano a ballare e saltare per la gioia… e naturalmente a trangugiare qualche alcolico che veniva offerto dai bar della città. Che festa meravigliosa.
CW: Primo capodanno fatto! Ora, Moane, portaci al secondo! Filiamo! Ragazzo, vai a salutare Helmut… (risata)
RC: Commodoro… ma va fa’n clulo
N: In men che non si dica i tre tornarono a bordo del “Tempore” e Moane spinse la leva del motore al massimo, il traghetto sfrecciava verso l’Albania con una scia luminosa, grazie a qualche decorazione pirotecnica che la capitana aveva aggiunto "per lo spettacolo".
CW: Su, non te la pendere Ragazzo Imbarazzato, sei pronto per il secondo brindisi?
RC: Versami un goccio ti prego. Devo riprendermi da quella figura di merda. Accidenti a Helmut, ma perché doveva vestirsi da donna?
M: È una tradizione del posto, non so se lo avete notato ma non c’erano uomini.
RC: Adesso che me lo fai notare…
M: La sera di capodanno, per celebrare la Dea Demetra gli uomini si travestono. Il travestimento e il capovolgimento degli schemi è un rito propiziatorio per l’anno nuovo.
RC: Accidenti a me. Ma perché non me lo hai detto prima.
CW: E che gusto ci sarebbe? È una notte di festa. Su avanti Moane a tutta velocità verso Saranda.
N: Sono le 23:50 ora albanese. Moane sfodera un corno da vichingo e lo suona per annunciare il loro arrivo trionfale. La gente inizia a guardare stranita dal molo.
M: ( suono del corno) Saranda, siamo qui per il secondo round! Preparate i bicchieri!
N: I tre, barcollando, scendono dal “Tempore” il traghetto, con il bicchiere in mano e si infilano in una piazza dove un gruppo di albanesi già sta festeggiando animatamente. Il Ragazzo cane guarda l’orologio: mancano tre minuti a mezzanotte.
RC: Direi che ci siamo riusciti Commodoro. Non stai esagerando con tutto questo alcool?
CW: Esagerare è un concetto relativo. Quando vivi due capodanni in una notte, tutto è relativo!
N: Ecco che il campanile della piazza di Saranda batte la mezzanotte. Moane improvvisa una danza strampalata, mentre il Ragazzo Cane e il Commodoro Wilkinson brindano di nuovo abbracciandosi con soddisfazione.
M: Ecco fatto! Due capodanni in una notte! Sapete cosa significa? Siamo ufficialmente immortali per questa sera!
RC: Immortali? No, direi… solo molto, molto ubriachi. (risata)
CW: (risata) E non è forse questa l’immortalità dei saggi?
N: Dopo circa una mezz’ora, i nostri amici, ormai stremati, ritornano sul traghetto per tornare verso Kassiopi dove la “Topa” è attraccata. Il Commodoro dorme russando, Moane canta a squarciagola e il Ragazzo Cane, guardando le luci che si riflettono sul mare, sorride soddisfatto e sereno. Poche volte nella vita gli era capitato di essere così in pace con sé stesso.
RC: Commodoro, ti voglio bene. Ci siamo riusciti, ce l’abbiamo fatta. Un doppio capodanno. Non potevamo iniziare meglio di così.
N: E così, tra follia, brindisi e una capitana un po’ matta, il Commodoro e il Ragazzo Cane avevano vissuto due capodanni indimenticabili. E forse, nell’ebbrezza del momento, avevano capito una grande verità: il tempo non conta, se lo vivi con un bicchiere in mano il cuore leggero e le persone che ami.